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Perché fare una mappatura?

Un passo, anche se non definitivo, verso l’unificazione di queste lotte consiste nel concentrare gli sforzi su quei momenti di distruzione creatrice in cui l’economia dell’accumulazione di ricchezza poggia violentemente sull’economia dell’espropriazione, e a quel punto proclamare il diritto alla città da parte degli espropriati: il diritto di cambiare il mondo, di cambiare vita, di reinventare la città in funzione dei loro desideri.

David Harvey in Città Ribelli

Il progetto I.U.R. Informa urbis Romae prende avvio nell’autunno del 2016. Ci ritroviamo per mettere in condivisione le nostre competenze e realizzare una prima mappa delle occupazioni abitative presenti sul territorio romano. Il nome del nostro progetto evoca il lavoro cartografico Lanciani sulla Roma antica e introduce la funzione politica e sociale finalizzata a informare e comunicare lo stato delle cose in vista di una loro ridefinizione. Lo scopo principale di questo progetto è auto-rappresentare lo spazio in cui ci muoviamo, agiamo e interagiamo per riappropriarci di una visione della nostra città e dei nostri quartieri che non sia lasciata unicamente alla narrazione dall’alto, dei media o della questura.

Le mappe degli spazi occupati, liberati, autogestiti presenti nella città di Roma è lo scatto di un’istantanea che ci offre una visione d’insieme di quello che è presente hic et nunc. Sono documenti che lasciano traccia di processi sociali, percorsi di lotta, scelte attuate e attacchi subiti.  Ma rappresentano anche degli strumenti su cui continuare a scrivere le trasformazioni in atto: ciò che nasce e ciò che muore, ciò che viene distrutto e ciò che si trasforma. Le informazioni che abbiamo deciso di inserire offrono una specifica visione che è necessariamente colma di valori, cultura e politica. Non siamo gli unici creatori di questo lavoro. Tutti e tutte hanno contribuito alla realizzazione di questa creazione che, otre a voler essere un’opera in distribuzione a scopo di benefit, rappresenta uno strumento di condivisione. La lotta e la resistenza nei territori parte necessariamente dalla conoscenza e dalla riappropriazione di una nostra narrazione dei territori.

Contatti

iurmap@gmail.com

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