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ROMA EST ’23

Nel quadrante est di Roma, al di sotto e ad oriente della via Nomentana, si snoda una intricata rete stradale che segue le antiche consolari Tiburtina, Collatina, Prenestina, Casilina e Tuscolana. I quartieri, in gran parte sorti in modo spontaneo e abusivo nel secondo dopoguerra, sono lambiti dalle acque del fiume Aniene e attraversati dai resti dell’antico acquedotto Alessandrino.

Roma Est entra orgogliosamente nel panorama identitario romano, rompendo la dicotomia Roma Sud/Roma Nord. Anche se c’è chi caldeggia per l’antico binarismo geografico, Roma est si impone indiscutibilmente e con fierezza indossa la medaglia della zona con più disagi, dalla mobilità al sovraffollamento. Ma è anche la parte di città più popolare e verace. Qui non ci si annoia di certo.

Orgogliosamente antifascista, ospita il maggior numero di spazi occupati e autogestiti. Ne conta 63: la prima radio libera e indipendente sorta nel 1977, Radio Onda Rossa; il più antico centro sociale ancora occupato presente in Italia e il più grande d’Europa, il Forte Prenestino; un lago sorto dopo gli scavi per la costruzione di un parcheggio, uno dei pochi casi di rinaturazione spontanea in Europa, lago Ex SNIA – Viscosa; tanti altri spazi sociali e stabili occupati a scopo abitativo nati dal recupero di ex fabbriche, ex scuole in disuso, uffici pubblici svuotati, alberghi abbandonati.

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