Dal 10 aprile fino a ottobre il progetto IURMAP è in mostra al MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma nell’ambito di AMBIENTI 1956-2010 WOMEN ARTISTS II. La mappa è ospite all’interno dello spazio curato da MARTHA ROSLER artista e attivista femminista di New York.
Roma Sud si estende tra la via Portuense, costruita nell’antica Roma per collegare la città imperiale al porto, e la via Tuscolana dove si trova il Parco degli Acquedotti. La terra di Roma Sud è lambita dalle acque del Tevere e si estende fino alla sua foce.
L’area si contrappone a quella nord per la sua maggiore popolarità e coattaggine, ma al suo interno ci sono quartieri ricchi tanto quanto quelli del Nord, tipo l’Eur o l’Appio-Latino. Territorio con un’identità difforme ed eterogenea, ha 31 spazi occupati e autogestiti e molte aree verdi, ma soprattutto è vicinia al mare.
Roma Nord è famosa per essere considerata ricca e raffinata, un po’ di destra e un po’ snob. Un mondo che mai si parlerà con le altre zone della città. Per molti, infatti, è un’area nebulosa, al di là del fiume Tevere, invasa dai cinghiali, dove ci si passa giusto per raggiungere la Tuscia o la Sabina, o per prendere l’A1 direzione Firenze. In realtà anche questa area – come quella Sud -ha difformità interne, poiché ospita quartieri molto popolari, come il Tufello o Fidene, e quartieri molto facoltosi come Parioli, Collina Flaming e Trieste.
Ben 14 spazi occupati e autogestiti resistono e portano alta la bandiera antifascista.
Area geografica non chiaramente identificata, che si estende tra Primavalle e Portuense. E’ difficile che un romano dica “sono di Roma ovest” … non c’è una chiara identificazione territoriale, piuttosto esiste come opposto cardinale di Roma est. I suoi limiti sono stati tracciati dopo un arduo sondaggio, la cui domanda era “dove finisce Roma Sud?” oppure “dove inizia Roma Nord?”.
Nel quadrante est di Roma, al di sotto e ad oriente della via Nomentana, si snoda una intricata rete stradale che segue le antiche consolari Tiburtina, Collatina, Prenestina, Casilina e Tuscolana. I quartieri, in gran parte sorti in modo spontaneo e abusivo nel secondo dopoguerra, sono lambiti dalle acque del fiume Aniene e attraversati dai resti dell’antico acquedotto Alessandrino.
Roma Est entra orgogliosamente nel panorama identitario romano, rompendo la dicotomia Roma Sud/Roma Nord. Anche se c’è chi caldeggia per l’antico binarismo geografico, Roma est si impone indiscutibilmente e con fierezza indossa la medaglia della zona con più disagi, dalla mobilità al sovraffollamento. Ma è anche la parte di città più popolare e verace. Qui non ci si annoia di certo.
Orgogliosamente antifascista, ospita il maggior numero di spazi occupati e autogestiti. Ne conta 63: la prima radio libera e indipendente sorta nel 1977, Radio Onda Rossa; il più antico centro sociale ancora occupato presente in Italia e il più grande d’Europa, il Forte Prenestino; un lago sorto dopo gli scavi per la costruzione di un parcheggio, uno dei pochi casi di rinaturazione spontanea in Europa, lago Ex SNIA – Viscosa; tanti altri spazi sociali e stabili occupati a scopo abitativo nati dal recupero di ex fabbriche, ex scuole in disuso, uffici pubblici svuotati, alberghi abbandonati.
Da oggi potete trovare o richiedere la mappa cartacea presso l’info shop del CSOA Forte Prenestino, Via Federico Delpino, 187, Roma. https://www.forteprenestino.net/attivita/infoshop
“VUDU è resistenza sciamanica contro la razzializzazione colonialista. VUDU è infilare spilli nell’oppressione. (…) Il terzo terreno della violenza coloniale, dopo quello del corpo e quello dello spazio fisico, è quello della mente e della trasmissione delle conoscenze, dei linguaggi, delle narrazioni, delle scelte culturali che si fanno a più strati sui corpi e negli spazi.”
Anche le nostre città sono quotidianamente colonizzate dal capitale e dai fondi immobiliari. Ma sono tante le forme di resistenza e di liberazione degli spazi. Le lotte nei territori devono necessariamente partire dalla conoscenza e dalla riappropriazione di una propria narrazione della città. È da questa idea, nell’autunno del 2016, prende avvio il progetto I.U.R. Informa urbis Romae per mappare le occupazioni a scopo abitativo presenti a Roma, in seguito i luoghi autogestisti e occupati che portano avanti una prospettiva transfemminista ed ecologista, un pensiero antifascista e antirazzista, progetti di sport popolare e attività libere dalla mercificazione.
Ci troverete al CRACK! al Forte Prenestino dal 23 al 26 giugno e potrete trovare la nuovissima mappa … acquistandola ci aiuterai a portare avanti il progetto IUR_informa urbis romae,
ma soprattutto contribuirete alla Cassa di Resistenza dell’Assemblea di Autodifesa dagli Sfratti.